Vi siete mai chiesti cosa vuol dire “argento punzonato”?
Se siete entrati in un negozio di antiquariato o se, semplicemente, avete richiesto una valutazione dei vostri oggetti di argento, avrete di sicuro sentito parlare di punzonatura dell'argento.
L’argomento non è semplice. Al contrario meriterebbe uno studio molto approfondito. Iniziamo però a capire cosa vuol dire punzonare, almeno nell’ambito dei metalli preziosi.
Con il termine "punzonatura" si indica l'uso di imprimere sul metallo (con uno strumento di nome punzone) dei simboli, segni o forme. Anticamente, questa tecnica era usata soprattutto nell'ambito dell'arte orafa, per lavorare metalli preziosi.
A cosa serve incidere questi simboli sui metalli preziosi?
Il marchio garantisce la qualità del metallo e può indicare il titolo, la città da cui proviene, la bottega originaria o anche l’anno.
Le norme che regolano le caratteristiche della punzonatura sono state modificate nei secoli e sono diverse anche da paese a paese.
Grazie ai diversi tipi di punzonatura che si sono susseguiti negli anni, è possibile capire non solo la qualità del metallo ma anche l’età dell’oggetto.
A questo punto è facile comprendere come la punzonatura di un oggetto, specie se antico, sia determinante per una valutazione economica.
Ma vediamo insieme qualche esempio di punzonatura a partire dall’Unità di Italia. Perchè partiamo da questa epoca? Semplice. Nel 1870, con il raggiungimento dell'unità d’Italia, venne introdotto un unico sistema di punzonatura dell'argento abbandonando i vari sistemi in uso negli Stati preunitari.
Solitamente l'argento aveva solo il punzone '800' (titolo dell'argento 800/1000) e, qualche volta, anche il punzone personale dell'argentiere come in questo esempio.
La legge 5 febbraio 1934 n. 305 ha disposto l'uso di un contrassegno uniforme per l'identificazione dell'argentiere. Il nuovo punzone identificativo consisteva in un rombo contente un numero corrispondente al numero identificativo del produttore, il fascio littorio (simbolo del fascismo), due lettere indicanti la sigla della provincia. La losanga era accompagnata da un altro punzone ovale contenente il titolo dell'argento espresso in millesimi. Eccone un esempio: Dobbiamo aspettare il 1968 per vedere la punzonatura dell’argento con il famoso marchio 925 (oltre all’800 e all’835). Sapete cosa indico questo numero? Il punzone più diffuso 925 indica una lega composta da 92,5% di argento e il restante 7,5% di rame (925 parti su 1000 di argento). Avete oggetti d’argento antichi con punzonatura? Provate a cercare sui servizi da the, vecchie bomboniere, cornici di quadri, vassoi, etc... Provate poi a cercare in rete il simbolo della punzonatura e troverete la sua provenienza, la sua storia e magari anche l’argentiere che l’ha fabbricato. Per una valutazione puntuale rivolgetevi però ad un esperto! Buona ricerca!